Lettere dalle missioni
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Auguri da MONS. FRANZELLI , vescovo di Lira/Uganda
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Cariss
Carissimi, 23 Dicembre 2017
BUON NATALE! L’ho scritto in maiuscolo e in neretto perché vorrei proprio che ognuno di voi possa celebrare un Natale vero, ricuperando e gustando il suo significato più profondo e autentico.
Come sempre, all’avvicinarsi del 25 Dicembre, anche quest’anno sono stato tempestato da vari giornali e radio locali con la richiesta: “Qual è il tuo messaggio di Natale?” Confesso che la cosa mi mette un po’ a disagio. Sembra che molti facciano fatica a capire che il messaggio è proprio il Natale stesso. Il fatto che ha cambiato la storia dell’umanità. Non belle parole più o meno ispirate, ma un evento che, accaduto più di duemila anni fa, continua a segnare, accompagnare e dare un significato nuovo alla vita di ogni uomo e donna, di ogni tempo e paese. Dà un orizzonte e una speranza nuova alla mia vita, alla vostra. “Dio ha tanto amato il mondo che ha inviato il Figlio suo, nato da una donna”. Gesù, l’Emmanuele, “Dio con noi”. Il problema è che ce ne dimentichiamo o addirittura... non ci crediamo fino in fondo.
Ecco allora che Natale ritorna ogni anno ed irrompe nella nostra vita come una novità, proprio per rompere il muro di dimenticanza con cui releghiamo in secondo piano la notizia più importante e da prima pagina, lasciandoci distrarre dalla cronaca spicciola, fatta di argomenti secondari che finiscono per assorbire tutta la nostra attenzione. Certo, oltre che dell’attualità politica e della situazione economica ci preoccupiamo anche dei regali, del pranzo o cena di Natale... ma quale posto riserviamo a Colui che viene, a chi ha scelto non semplicemente di venire a visitarci come un ospite di passaggio ma di diventare uno di noi? A Betlemme, piena zeppa di gente venuta per il censimento voluto da Roma, Maria e Giuseppe non trovarono posto per il bambino che doveva nascere. Chiedo a me stesso e a tutti voi: oggi nella nostra vita c’è posto per Lui, il vero “regalo di Natale” che Dio ci offre anche quest’anno? E quale posto gli riserviamo? Lo mettiamo al centro o in un angolo, confuso e quasi sommerso dalle mille cose che ci tengono indaffarati in questi giorni? Il rischio di preoccuparci di tante cose ma di perdere di vista e non accogliere il dono del Signore è reale. Si finisce così per fare magari una gran festa, senza celebrare ed accogliere il Natale di Gesù che viene a salvarci.
Eppure, è Natale! Anche oggi, anche in Uganda, la nascita di Gesù rende possibile la nostra rinascita, il mondo nuovo che tutti desideriamo. Come vescovo e pastore di quasi 1.300.000 cattolici, è questo il messaggio e l’invito più attuale che mai che ripeterò per la tredicesima volta da quando ho iniziato il mio servizio alla Chiesa di Lira nel 2005.
Questo Natale lo viviamo nel contesto del cammino di preparazione che ci condurrà a celebrare il 12 Luglio 2018 il 50mo anniversario della diocesi di Lira, eretta nel 1968.
Non è certo una cosa che possiamo realizzare noi da soli, con le nostre forze. E’ innanzitutto opera Sua, un dono che ci viene offerto e che dobbiamo chiedere continuamente nella preghiera: “Vieni, Signore Gesù!” E’ il dono di un Natale vero che chiedo per ciascuno di voi e per le vostre famiglie. In preparazione al Giubileo, ho fatto stampare 10.000 immagini con una preghiera da recitare ogni giorno nelle nostre parrocchie e famiglie. Ve ne copio due righe.
Mentre vi auguro un Natale vero e un Annno Nuovo pieno della presenza ed amore di Dio per voi e le vostre famiglie, lasciate che vi chieda anch’io un regalo di Natale. Pregate con noi e per noi, con le stesse parole:
“Dio, Padre che ci ami, rafforza la nostra fede e guidaci con la tua Parola. Elimina le nostre divisioni. Siamo tutti tuoi figli. Uniscici, e fa della diocesi di Lira una vera famiglia, unita nel tuo amore”. Buon Natale a tutti! P. Giuseppe Franzelli, vescovo di Lira/Uganda