Lettere dalle missioni
- Liviana
- Lettere dalle missioni
-
COMMENTS
- Visite: 1380
Mons.Franzelli Vescovo di Lira-Uganda- Notizie
- Liviana
- Lettere dalle missioni
-
COMMENTS
- Visite: 1380
Mons Franzelli, vescovo di Lira-Uganda ci invia una lettera in occasione della 90° Gionata Missionaria Mondiale:
Come al solito, anche la situazione dell’Uganda presenta due facce contrastanti. A 54 anni dalla sua indipendenza il paese ha registrato notevoli progressi. Due dati per tutti. Il primo è l’aumento della aspettativa media di vita, che dai 43,7 anni del 1995, durante la guerrigilia LRA, è passata ai 58,4 anni attuali. Il secondo è la diminuzione della percentuale di gente che vive in povertà, scesa dal 53,2% del 2006 al 34,6% del 2013. E’ uno dei migliori risultati in tutta l’Africa. Peccato che la distribuzione geografica della povertà riveli in realtà un grande squilibrio. Già dieci anni fa, nel 2006, il 68% dei poveri viveva nel nord e est del paese. Tale percentuale è andata crescendo, raggiungendo l’84% nel 2013. Purtroppo, la diocesi di Lira si trova appunto nella zona nord, che ha il triste primato di ospitare la percentuale più alta della popolazione povera di tutta l’Uganda, il 43,7%, seguita dal 24,5% dell’est, l’8,7% dell’ovest e il 4,7% del centro, la regione di Kampala.
La povertà diffusa non è certo l’unico problema del paese. Alcune settimane fa, un rapporto del ministero dell’istruzione denunciava il fatto che 8 su 10 insegnanti delle elementari non sono in grado di leggere e fare i conti correttamente. Vi lascio immaginare la qualità dell’insegnamento e le conseguenze sugli alunni. Ancora: oltre l’80% dei giovani ugandesi sono disoccupati. Una ragazza su quattro dai 15 ai 19 anni è incinta o ha già partorito un figlio. Oltre ai rischi e conseguenze spesso mortali per la salute della giovanissima madre e del bambino, queste gravidanze e maternità precoci alimentano il numero di ragazze madri, spesso abbandonate dal padre dei loro figli. A migliorare il quadro della situazione del paese non contribuisce certo il fenomeno di una corruzione sempre più rampante, diffusa e... impunita. Con i fondi erogati per costruire 5.147 km di strade, ne sono stati realizzati solo 1.500 km, con vari tratti che hanno già bisogno di riparazioni. Dal punto di vista politico, c’è un uso sempre più frequente e sfacciato della polizia per reprimere brutalmente i diritti e libertà di espressione e movimento di chi non la pensa come chi comanda.Di fronte alla violenza di chi dovrebbe difenderla, la gente protesta, ma la situazione non cambia